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INDIVIDUA IL PERIODO STORICO DI UN QUADRO - PARTE 8 
 
Nel XVII secolo gli studi di Annibale Carracci e Caravaggio formeranno due correnti ben distinte: quella classica del Barocco finalizzata ad esaltare il prestigio personale dei nobili e quella caravaggesca, atta a dissacrare tutto quanto nell'arte classica veniva proposto per celebrare il potere dei governanti. Quanto portato nel Rinascimento maturo dal classicismo dei Carracci (vedi: Individua il periodo storico di un quadro - Parte 6) si mischierà spesso all'anti-classicismo di Caravaggio (vedi: Individua il periodo storico di un quadro - Parte 7) nell'arte di molti pittori, dando vita a stili diversi. In questa lezione vedremo le caratteristiche principali dello stile Barocco.  
1) Predilezione per l'arte muraria  
L'arte muraria fu l'ideale per esprimere lo spirito del XVII secolo che diede grande importanza agli effetti scenici teatrali; ciò si tradusse in fastose decorazioni di soffitti, cupole e volte dove si applicarono le nuove invenzioni di scenografie prospettiche che davano l'illusione di spazi immensi. Ad inaugurare il periodo del grande successo dell'arte muraria a Roma dopo il Carracci, vi fu Pietro Berettini detto Cortona (1596-1669).  
 
(Trionfo della Divina Provvidenza di Pietro da Cortona)  
 
2) Eccesso di figure e particolari nei dipinti  
Lo stile pittorico Barocco che dilagò in Europa per tutto il Seicento, si caratterizzò per l'eccesso di figure, ornamenti e dettagli nei dipinti.  
 
(Trionfo di San Ignazio di Andrea Pozzo)  
 
3) Effetti teatrali in pittura  
Le raffigurazioni furono poi esuberanti e mirarono a creare immagini capaci di stupire come rappresentazioni teatrali. Nello stile Barocco convivono realtà e fantasia, un connubio amatissimo dai potenti signori secenteschi.  
 
(Particolare della galleria Doria Pamphilj affrescata da Pietro da Cortona)  
 
4) Pochi contenuti intellettuali  
Nella pittura barocca la ricerca del bello fu quasi ossessiva mentre restò quasi sempre vuota di contenuti intellettuali. Ciò che contava era elogiare i commissionanti attraverso rappresentazioni pittoriche capaci di stupire per la loro bellezza.  
 
(Età dell'oro di Pietro da Cortona)  
 
5) Raffigurazioni pittoriche secentesche tutte simili a quelle di Rubens.  
A fare scuola in Europa per pubblicizzare la corrente classica italiana del Rinascimento maturo (solo a fine XVII secolo venne chiamata Barocco), fu senz'altro il pittore fiammingo Pieter Paul Rubens (1577-1640) che soggiornò a lungo in Italia diventando un grande ammiratore di Raffaello e Tiziano. Tutta la sua arte fu presa ad esempio dai pittori classici secenteschi, i quali però non ebbero certo la sua cultura e men che meno quella dei Carracci. Le raffigurazioni barocche finirono così per rassomigliarsi molto: addensamento delle figure e particolari vari in una ricerca del bello quasi esagerata a scapito dei contenuti.  
 
(Giardino d'amore di Rubens)  
 
6) Esaltazione della gloria dei commissionanti.  
Le decorazioni barocche murarie mirarono sempre ad esaltare la gloria dei potenti e a parte questo, non c'erano mai altre idee come accadde invece nel secolo precedente. Grande importanza per i pittori secenteschi che volevano elogiare i commissionanti, ebbe l'affresco del pittore bolognese Guido Reni (1575-1642), intitolato: “Aurora” dipinto nella dimora di campagna della potente famiglia romana dei Rospigliosi.  
(Aurora di Guido Reni)  
 
Guido Reni fu un allievo di Ludovico Carracci e venne chiamato a Roma dal papa Paolo V. In questo dipinto la titanessa Aurora ha il compito di annunciare il sole alludendo al compito del papa che deve annunciare la grandezza di Cristo; l'affollamento delle figure è qui costituito dalle Ore, le quali le fanno da ancelle.  
Al Casino Ludovisi (Roma) il pittore Giovanni Francesco Barbieri detto Guercino (1591-1666), anch'egli allievo di Ludovico Carracci e seguace del Reni, eseguì un'altra raffigurazione simile dedicata ad Aurora, solo che nel suo lavoro pittorico la Titanessa viene incoronata da un amorino per sottintendere che Dio incoronava il papa della sua gloria. Elogiando il pontefice che distribuiva il potere alle famiglie romane, esse celebravano se stesse per l'essere state scelte da una volontà superiore.  
 
(Aurora del Guercino)  
 
Riassumendo  
L'idealizzazione della realtà sostenuta dalla corrente pittorica del Barocco ebbe nel Seicento la sua visione trionfante. Le storie mitologiche amate dal classicismo rinascimentale ancora una volta si presteranno ad esaltare il prestigio personale dei nobili e delle loro casate, ma con molta più superficialità. Lo stile barocco (esteso in tutti i campi dell'arte) si riconosce dai modi esuberanti, da un eccesso di ornamenti e dettagli; esso si specializzò soprattutto nella grande decorazione muraria.  
(FAGR 12-7-15)  
 
 
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