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I FALSI D'AUTORE 
 
Se si digita "Falsi d'Autore" nei motori di ricerca on-line, ci si trova davanti a una vasta gamma di prodotti vari che comprendono profumi, orologi, stampe etc.  
Il termine "Falsi d'Autore" è però nato per rendere legali le opere dei falsari, persone capaci riprodurre con precisione maniacale le meraviglie dell'arte sequestrate dai musei.  
I falsari o copisti, dopo un passato glorioso in cui le loro opere pittoriche e scultoree venivano valutate al pari degli originali, con l'avvento dell'era moderna e un nuovo modo di concepire l'arte, furono svalutati e cercati solo da commissionanti con scopi illegali.  
I tempi sempre in movimento con i loro continui cambiamenti di pensiero, hanno oggi ribaltato nuovamente la figura del falsario. I governanti con interessi a promuovere l'arte, hanno fatto in modo di possedere la maggior parte dei capolavori del passato e collocarli nei musei promuovendo poi una cultura nelle scuole impegnata a farli apprezzare come meritano. In questo contesto che priva di possedere il quadro amato, la figura del copista ha preso ancora piede e certamente, più pericolosamente di prima essendo gli appassionati aumentati di numero. Ecco allora avvenire la corsa per tenere la situazione sotto controllo. In nessuna scuola d'arte s'insegnano più i procedimenti artistici del passato e ciò ha sicuramente quasi risolto il problema, ma il "quasi" bastò comunque per preoccupare. Purtroppo non si possono abolire le scuole di restauro, esse servono per la conservazione dei beni artistici, ma ahimé, danno anche informazioni che dovrebbero rimanere segrete per abolire la figura del falsario. Allora si introduce un sistema d'insegnamento nelle scuole di restauro a numero chiuso per usare tutti gli artisti a conoscenza di segreti scomodi, all'interno di istituzioni che non lasciano tempo per secondi lavori. Ma anche questo non bastò. Ecco perciò sorgere leggi che permettono ai talenti artistici non controllabili di partecipare anche loro al mondo del lavoro. Si inizia a fatturare i falsi d'autore come qualsiasi altro prodotto e ciò è una conquista notevole per chi è dotato dal cielo di un tipo di virtuosismo non più gradito, anche se il tutto è nato solo per studiare attentamente gli sviluppi di un fenomeno impossibile da gestire diversamente.  
I falsari restano in ogni caso guardati di cattivo occhio e la campagna per sopprimerli non è affatto finita. Nell'era della globalizzazione ogni minoranza è in difficoltà, figuriamoci la più infinitamente piccola che si possa immaginare. Pochi artisti ormai sono in grado di riprodurre un'opera artistica identica all'originale, tuttavia nel mondo ci sono ancora per cui si fomenta a far pensare all'opinione pubblica che non ne esistano più di bravi e si cerca di creare sfiducia in maniera da far rassegnare a non raggiungere l'oggetto desiderato una volta per tutte. La tendenza a far passare come falsi d'autore lavori fatti con stampe, è la prova che il messaggio ha poi colpito nel segno. Si sottintende infatti che ora un falso d'autore è solo misera carta magari con un po' di colore sopra e non certo un capolavoro del passato. In effetti molti lavorano così e chi fa invece a regola d'arte, si trova in mezzo a loro a sue spese.  
Sicuramente il rendere le opere d'arte idolatrate e inacessibili, è un bumerang a favore dei falsari, quelli veri.  
L'amore per l'arte ha fatto in modo che la Falsi d'autore Giulio Romano sia viva.  
Ringraziamo vivamente tutte quelle persone che non si sono rassegnate al messaggio mandato da una società che permette si usi il nome Falsi d'Autore impropriamente e hanno cercato comunque, trovando infine quanto desideravano.  
(FAGR 14-6-10)