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PITTURA OMNIA rivista della FAGR
ARTE MODERNA NEL QUATTROCENTO 
 
Se qualcuno ci chiedesse di immaginare un’opera pittorica in cui sono presenti figure con volti interamente dipinti di giallo, blu, rosso, rosa e verde, è quasi scontato che ci verrebbe in mente qualche lavoro fatto da artisti moderni come il quadro "La danza" di Matisse, dove appaiono figure monocromatiche oggi famosissime; di certo comunque, mai e poi mai penseremmo al pittore quattrocentesco Giovanni Bellini (1430-1516). Per quanto possa sembrare strano però, fu proprio questo veneziano ad inserire in dei dipinti per la prima volta nella Storia dell’arte, volti fatti con un solo colore acceso. Ciò accadde in ben due delle sue opere dall’uguale titolo: “Madonna con Bambino”, però non si è mai dato rilievo alla novità da lui portata, lasciandola così cadere nel vasto gruppo di stranezze della Storia della pittura.  
L’arte del Bellini viene descritta dai critici moderni di stile antecedente al Rinascimento, nonostante egli nella sua lunga vita visse anche gli anni di primo Cinquecento e fu sempre aperto fino in tarda età ad accettare ogni novità che quel periodo offriva. Sta di fatto che in queste due opere dedicate alla “Madonna con Bambino”, egli osò quanto nemmeno il più temerario dei pittori a lui contemporanei avrebbe mai osato.  
La prima “Madonna con Bambino” fu realizzata nel 1483 e qui nel cielo compaiono sei teste di cherubini completamente rosse, comprese le ali; nella seconda opera dipinta tra il 1490 e il 1500, gli angioletti sono accoppiati a due a due (per colore ai lati della Vergine) lasciando tre cherubini rosa a circondare la testa di Maria. Si tratta di un’idea originale che nessuno copiò, evidentemente trovata troppo eccentrica dagli artisti rinascimentali, invece correva soltanto avanti di cinquecento anni.  
Ai tempi di Giovanni Bellini la tecnica monocromo veniva usata dai pittori solamente per dipingere nei quadri le statue di grigio, inoltre mai si era visto fare dei visi con colori tanto sgargianti; quando si raffiguravano figure celestiali si preferivano tinte più tenui, considerate dal punto di vista simbolico più appropriate. Si tratta di colori accesi come il rosso capace di rappresentare la passione, il sangue di Cristo oppure il sacrificio dei martiri, insomma davvero poco adatti ad incarnare degli angeli (vedi: Significati nascosti nei quadri-parte II) e per questo rendono bene a noi visibile la sua ricerca coloristica per dare un significato diverso del solito ai quadri dedicati alla "Madonnna con Bambino".  
(FAGR 3-9-13)