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PITTURA OMNIA rivista della FAGR
GLI ANGIOLETTI DEL PALMEZZANO 
 
<Se sapessi come sei buffa seduta in quel modo sulla seggiola… quasi come un angioletto del Palmezzano!>  
Così viene schernita la protagonista del romanzo Un fantasma contro i de'Medici.  
Perchè la scrittrice fa riferimento proprio agli angioletti del Palmezzano, per indicare una postura strana? Prendiamo per esempio i tre angioletti musicanti della "Madonna con il Bambino in trono tra i Santi Biagio e Valeriano", di cui vi mostriamo il particolare nell'immagine qui sotto.  
Salta subito agli occhi che c'è qualcosa di insolito rispetto alle immagini degli angioletti che ricordiamo, come ad esempio i famosissimi angeli di Raffaello o del Rosso Fiorentino. Il primo in alto poggia il peso su una gamba sola con un atteggiamento quasi stoico, più tipico dell'Arcangelo Michele dopo aver vinto contro il Diavolo o del David con la testa di Golia in mano, piuttosto che di un angioletto che suona il triangolo. Il Palmezzano mette in una posa forzata anche l'angioletto che suona il flauto, con la testa inclinata e il gomito del braccio destro molto in alto, rendendo l'insieme della figura poco naturale. Tutti e tre sembrano più maturi dell'età che mostrano (in genere questo viene fatto solo con il Bambin Gesù, a cui viene spesso tolta la postura e l'espressione infantile per metterlo già in atto di benedire), ma questi angioletti risultano poco credibili e "strani" o per dirla come la scrittrice Bastet, buffi.  
(FAGR 22-7-09)  
 
Marco Palmezzano - Madonna con il Bambino in trono tra i Santi Biagio e Valeriano (particolare)