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PITTURA OMNIA rivista della FAGR
LA MORTE MISTERIOSA DI ELISABETTA SIRANI 
 
L'agonia che dovette sopportare all'età di ventisette anni la pittrice bolognese Elisabetta Sirani (si suppone per un'ulcera perforata), fece sospettare che fosse stata avvelenata. Già da quel lontano 28 agosto del 1668 in cui Elisabetta morì, a Bologna dove lei era nata, incominciarono a correre voci di una sua fine prematura a causa di una mano avvelenatrice, come mai? C'era forse nell'aria qualcosa che poteva far pensare la sua vita in pericolo fin da prima della sua morte? Si conoscevano dissidi a noi sconosciuti? Chi poteva odiare fino al punto di uccidere la giovane figlia di Giovanni Andrea Sirani, pittore allievo prediletto del più famoso Guido Reni, tra i pochi artisti secenteschi italiani ammirati anche in Europa?  
In quale situazione si trovò la pittrice che a Bologna era divenuta nota soprattutto come pittrice di Madonne su tele di piccolo formato?  
Domande a cui è difficile rispondere.  
Essendo il mondo dell'arte a quel tempo un campo prettamente maschile, non si dubita che la Siriani fu protetta e aiutata nel suo lavoro dal padre, ma forse proprio in questo fatto, risiede il motivo che fece nascere nei bolognesi l'ipotesi di un omicidio.  
Elisabetta crebbe nell'ambiente di Guido Reni (1575- 1642), un pittore allievo di Ludovico Carracci, prediletto da papa Paolo V e dal principe Scipione Borghese; dopo aver avuto successo a Roma decorando la Cappella Paolina per Paolo V, egli tornò definitivamente a Bologna (non è chiaro ancora oggi perché lo fece essendo al massimo della sua notorietà), dove diresse l'Accademia d'Arte della città e finché visse, la sua parola fu oro colato in tutta l'Emilia.  
Guido, grazie alla fama che ottenne come artista e il posto di capo della prestigiosa Accademia d'Arte di Bologna, poté appropriarsi del diritto di decidere la fortuna o la sfortuna di ogni pittore della sua zona, insomma divenne il corrispondendente oggi di un boss a cui nessuno se voleva lavorare, doveva pestargli i piedi.  
Come prediletto di Guido Reni, Giovanni Andrea Siriani alla morte del maestro, ereditò il suo potere e seppure si scrisse che dotato di un carattere mite, esisteva ormai il sistema accademico che poteva creare o distruggere un artista inventato dal suo predecessore.  
Elisabetta morì a causa di qualche banale rancore causato da rivalità tra pittori difficile per noi anche d'immaginare?  
Speriamo di no, ma i dubbi restano.  
(FAGR 11-12-10)  
 
 
 
di Edgar Mallan 
 
-102 Casi di morti misteriose realmente avvenute-
Alcuni santi, imperatori, scrittori, papi, nobili, condottieri, musicisti, pittori, dogi, re e regine, ebbero in comune qualcosa di molto importante. Che cosa? La loro fine, avvenuta per morte violenta e misteriosa. In questo libro si ripercorreranno le vite e le gesta di personaggi famosi, le cui storie fecero grande scalpore ai loro tempi. I luoghi dei decessi ancora oggi visitabili, sono qui elencati per paese in ordine alfabetico. Le vicende straordinarie dei protaganisti della Guida alle morti misteriose", vi faranno porre l'inquitante interrogativo : -Chi mai sarà stato?-  
in una lettura da leggere tutta d'un fiato. 
 
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