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UN'IMPRESSIONISTA CHE NON VOLEVA ESSERE TALE 
 
La fama degli artisti impressionisti è oggi non inferiore a quella di pittori quali: Giotto, Raffaello o Caravaggio. Quella di tutti, tranne che di uno: Ignace Henri Jean Théodore Fantin-Latour (1836-1904). Egli come tutti gli impressionisti, si costruì un proprio stile personale, mantenne in comune con loro le tematiche pittoriche e lo stile tecnico, preferì lavorare all’aria aperta, ebbe una propensione verso la pittura di paesaggio oltre a ricercare con ossessione i più svariati effetti luminosi da portare sulle tele, ma guai a chi osava definirlo un pittore impressionista.  
Henri Fantin-latour (come tutti preferivano chiamarlo) non volle mai partecipare alle mostre impressioniste o far parte del gruppo di pittori che diede inizio all'arte moderna, questo probabilmente per evitare il disprezzo della società, ai suoi tempi molto forte verso gli artisti decisi a navigare contro corrente. Seppure avesse una grande ammirazione per Monet, preferì ricercare qualcosa che lo facesse sembrare unico. Affascinato come i suoi colleghi “refusée” dalla pittura di Rembrandt e influenzato dal realismo di Courbet (lavorò nello studio di quest’ultimo per due anni, dal 1859 al 1861), impose la sua arte impressionista semplicemente non definendola tale.  
La Storia dell'arte gli riconosce che quando negli ultimi anni della sua vita (per poco tempo) tentò di imprimere sulla tela i sentimenti ispirati dalle musiche di Wagner e Berlioz, riuscì a staccarsi dagli impressionisti con opere di pura fantasia; codesto suo tipo di lavoro attirò l’attenzione di molti artisti che a lui si ispirarono per la nuova corrente del Simbolismo.  
Lo stare lontano dagli impressionisti gli diede un certo vantaggio quando il suo amico pittore, lo statunitense Whistler, lo introdusse presso gli ambienti inglesi nel momento in cui l’arte francese impressionista non era vista di buon occhio. In poche parole lui ebbe la soddisfazione di far accettare agli inglesi la sua arte e guadagnare di più degli impressionisti ad inizio carriera, ma il tempo però fu severo con lui.  
Fantin-Latour che gli piacesse o no fu un impressionista e se avesse fatto parte del movimento dell'Impressionismo, pur con tutti gli svantaggi che a quei tempi portava, oggi il suo nome brillerebbe di gloria e non sarebbe invece semi-sconosciuto.  
(FAGR 04-04-2013)