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GOYA 
 
Francisco Goya, pittore spagnolo nato nel 1746 a Fuenoetodos, un piccolo paese dell'Aragona, in gioventù per qualificarsi come pittore partecipò a tre concorsi senza successo, due a Madrid e uno a Parma durante un suo viaggio in Italia. Nel 1771 forte del suo nuovo stato di artista con esperienza italiana, gli viene affidata la decorazione della Cappella di Nuestra Senora del Pilar a Saragozza (capoluogo dell'Aragona) e altre opere religiose in quella città. Nel 1773 sposò Josefa Bayeu, sorella di Francisco Bayeu, pittore di corte già molto affermato che lo aiuterà ad ottenere commissioni a Madrid presso la Reale Fabrica de topices de Santa Barbara. Qui gli saranno commissionati una serie di cartoni per arazzi che diventeranno presto famosi, tra cui “Il chitarrista cieco” dove il pittore incomincerà ad esprimere  il suo interesse verso gli emarginati e i mendicanti. 
La chiusura della Arazzeria Reale a causa della crisi economica spagnola fu un duro colpo per lui che si ritrovò a corto di denaro. Suo cognato gli procurò in quel periodo solo lavori poco remunerati quindi litigò con lui e rifiutò altre collaborazioni. Si trasferì a Madrid dove questa sua rottura familiare aveva avuto molta risonanza, ma reso anche molto famoso il suo nome, facilitandogli così la strada di pittore di corte. Ottenne infatti parecchie commissioni dalla corte spagnola, specialmente ritratti di importanti personaggi. 
In un suo viaggio in Andalusia nel 1792 si ammalò e perse l'udito. La depressione che ne conseguì gli portò un senso di disperazione capace in seguito fino alla morte, di fargli partorire immagini pittoriche  terrorizzanti come ad esempio il suo “Saturno”. Queste sue opere “noir”, furono di grande ispirazione ai pittori romantici e realisti europei ottocenteschi, sempre alla ricerca di forti emozioni da portare nei loro dipinti. 
Goya morì a Bordeaux nel 1828. Gli venne conferita l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine Reale di  Spagna.