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REMBRANDT 
 
Rembrandt Harmenszoon Van Rijn, nacque a Leida nel 1606; penultimo di nove figli ricevette un'educazione umanistica frequentando la scuola latina e nel 1620 s'iscrisse all'università di Leida; pochi mesi dopo però abbandonò gli studi per entrare nella bottega di Jacob Van Swanenburgh, e vi rimase per tre anni. Studiò Caravaggio durante un lungo soggiorno a Roma nel 1625 e dopo diventò un pittore indipendente. I suoi dipinti sono inizialmente concentrati su effetti drammatici espressi tramite movimenti concitati, ma con il tempo comincia a smorzare il gesticolare delle figure, per concentrarsi di più sull'espressione di sentimenti tramite effetti di luce. Rembrandt realizza molti dipinti a soggetto storico e biblico, ma sempre più frequenti diventano i i ritratti sia in quadri che in incisioni. Nel 1631 si trasferì ad Amsterdam dove ottenne subito grande fama, divenendo il primo ritrattista dei Paesi Bassi. Il più importante tra i dipinti di Rembrandt è "Lezione di anatomia del dottor Tulp" eseguito nel 1632 dove l'artista rinnova lo schema compositivo del ritratto di gruppo togliendo la disposizione simmetrica e coinvolgendoli in un'azione comune. Si concentrò anche sullo studio del paesaggio, con visioni di natura tempestosa e bagliori di luce.  La vita di Rembrandt fu molto dolorosa, perse la moglie e tre figli e poco dopo la sua fortuna come pittore cominciò a declinare. Le commissioni si rallentarono verso la metà del secolo, la sua pittura ormai si distaccava troppo dal gusto dei contemporanei. La situazione finanziaria del pittore cominciò precipitare; amava fare collezione di opere d'arte strumenti musicali, armi, gioielli, e nonostante guadagnasse sempre meno non rinunciò a questa sua passione e iniziò a fare debiti che dal 1656 non fu più in grado di sostenere. Non smise mai di dipingere e i suoi ultimi dipinti divennero sempre più drammatici e antieroici, al punto che i committenti gli rimandavano indietro le opere perché le modificasse. Morì in solitudine ad Amsterdam nel 1669.