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IL FUTURISMO 
 
Il movimento d’avanguardia italiano di maggiore carica eversiva, nacque quando il letterato Filippo Tommaso Martinetti (1876-1944) pubblicò sul quotidiano francese “Le Figaro” del 20 febbraio 1909, il manifesto letterario del Futurismo. Con sorprendente rapidità molti artisti si allinearono sulle stesse posizioni ideologiche e negli anni successivi, uscirono altri manifesti relativi alle singole arti.  
Per la pittura, Boccioni, Carrà, Severini e Russolo firmarono il “Manifesto dei pittori”.  
La teoria futurista si contrapponeva alla cultura tradizionale e lanciava la sfida di un rinnovamento totale nelle arti, nella vita sociale e nella politica. Dominato dal mito della velocità e del progresso, il movimento si espresse con toni provocatori su tutto quanto riguardava le situazioni e gli ambienti urbani. I futuristi ambirono a distruggere tutto quanto vecchio per ricostruire un nuovo mondo più funzionale. Dal punto di vista politico furono artisti molto attivi, soprattutto per quanto riguardò l’intervento bellico nella prima guerra mondiale. La critica li mise spesso in relazione con il fascismo, ma in realtà non tutti i futuristi ebbero lo stesso credo.  
Il problema principale del Futurismo fu il rappresentare su una tela dei movimenti veloci, simboli del progresso che auspicavano e nel seguire tale meta, lo stile dei pittori apparve molto diverso: Boccioni si espresse con drammaticità e un cromatismo ricco di deformazioni espressionistiche; Balla risentì della tecnica fotografica di Anton Giulio Bragaglia che ammirava e nei suoi quadri, riprodusse spesso il movimento catturato dalla macchina fotografica; Severini fu il futurista più vicino alle esperienze neoimpressionistiche e costruì immagini attraverso la frammentazione del colore e delle forme; nelle opere di Russolo vi sono tracce della sua precedente esperienza simbolista e fra tutti, fu il più fantasioso giacché rappresentò giochi surreali di movimenti di grande impatto visivo; Carrà nelle sue opere, diede invece una sensazione di moto sospeso con grandi equilibri tra colori e forme.  
Il Futurismo grazie all’abilità dei suoi rappresentanti nell’ allestire mostre, ebbe molto successo e attirò l’attenzione artistica internazionale che colpita, prese spunto per creare correnti surrogate.  
 
Boccioni "La strada entra nella casa"