PITTURA OMNIA rivista della FAGR
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I PASTELLI
Creare opere con i colori a pastello è più complesso di quanto si possa pensare in quanto si tratta di una tecnica che non permette correzioni o ripensamenti. I pastelli morbidi (differenti da quelli duri oggi usati solo dai principianti nelle scuole) furono inventati dall’artista francese Jean Perréal (1455-1530), verso la fine del Quattrocento. Il primo ad adoperarli in Italia fu Leonardo da Vinci (1452-1519), il quale li utilizzò per i suoi schizzi; soltanto però a partire dal XVIII secolo essi vennero usati dai pittori per creare opere d’arte, in special modo per i ritratti. La tecnica a pastello consiste nell’accostare i colori in modo da farli risaltare uno con l’altro (non sono amalgamabili tra loro essendo colori a secco); si inizia sempre dalle tonalità più chiare fino a passare pian piano a quelle più scure in modo da formare effetti di luce e profondità. Se risulta che una tonalità scura sovrasta troppo una chiara, è poi impossibile porvi rimedio, per tanto occorre ricominciare da capo con un altro foglio. Il supporto è fondamentale per una buona riuscita, un tempo si usavano le pergamene, ma attualmente si consiglia un tipo di foglio pergamenato o di color avorio dalla consistenza spessa; sono da evitare i fogli completamente bianchi i quali non sono adatti per i pastelli a scopo professionale. (Nell’immagine: “Chocolate girl” di Jean-Étienne Liotard (1702-1789).
(FAGR 23-11-13)
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