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PITTURA OMNIA rivista della FAGR
LA TEMPERA ALL'UOVO 
 
Fino agli inizi del Cinquecento quasi tutti i capolavori pittorici italiani furono creati con la tecnica della tempera all’uovo, la quale venne utilizzata dal 1200 per tutte le icone su tavola. Essa consiste nel diluire i tuorli d’uovo con dell’acqua aggiungendo anche vari leganti come la caseina, la gomma arabica, etc. e il tutto verrà miscelato poi nei pigmenti in polvere.  Questo tipo di mistura ha una veloce essicazione e i colori non si possono sfumare. Le pennellate vengono così  accostate una all’altra e i colori sono molto vividi, ma non lucidi come quelli ad olio. Le difficoltà nell’utilizzare questa tecnica sono molte e occorre una grande abilità per eseguirla alla perfezione. Uno dei più importanti artisti che utilizzò per tutta la vita la tempera all’uovo fu Sandro Botticelli (1445 – 1510); un buon esempio dell’effetto visivo dato da un lavoro a tempera d’uovo, è la sua “Madonna della Melagrana” di cui mostriamo l'immagine. 
(FAGR 6-4-14)