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PITTURA OMNIA rivista della FAGR
L'ARTISTA COWBOY 
 
Per avere successo nel mondo dell'arte il talento da solo non basta mai, forse si può fare a meno di alcune cose, ma di certo è indispensabile essere baciati dalla fortuna e di sicuro il pittore statunitense Charles Marion Russell (1864-1926) di questi baci ne ebbe almeno due. Di umili origini, lavorò a 16 anni in un allevamento di pecore poi fece parecchi lavori cambiando spesso i datori di lavoro. Fin da piccolo amò disegnare e coltivò sempre una grande passione per tutto quanto riguardava il selvaggio West. La prima fortuna l'ebbe mentre lavorava come cowboy; egli documentò con molti acquarelli il duro inverno del 1886-87 e il suo caposquadra dovendo scrivere al proprietario del bestiame che gli chiedeva come stavano i suoi animali, per informarlo preferì spedirgli un acquarello di Charles dove appariva un manzo magro guardato da lupi affammati sotto un cielo grigio. Quell'immagine ottenne un grande successo e da quel momento il suo lavoro di artista risultò costante. In molti infatti presero a chiedergli di raffigurare il suo ambiente e Russell che era bravo, molto bravo, accontentava tutti lasciandoli sempre pieni di ammirazione, tuttavia non era assolutamente capace di vendere con profitto. La sua seconda fortuna risultò l'incontro con Nancy, la donna che sposò nel 1896, quando lui aveva 32 anni e lei 18. Lei lo renderà un artista famoso in tutto il mondo. Nancy gli organizzò mostre ovunque, trovandogli una unfinità di estimatori. Russell creò oltre 2000 dipinti di cowboy, indiani e paesaggi selvaggi degli Stati Uniti d'America, oltre a parecchie sculture in bronzo. Questo pittore sorannominato “l'artista cowboy”, ebbe tantissimi riconoscimenti e ancora oggi le sue opere alle aste vengono vendute a cifre da capogiro. 
(FAGR 25-11-2022)