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I CHIOSTRI 
 
I chiostri sono la parte più affascinante dei conventi e delle abbazie. Architettonicamente consistono in corridoi coperti che circondano con arcate uno spazio a cielo aperto di forma quadrata o rettangolare dove attorno si dispongono gli edifici monastici. Si tratta di uno spazio ricreativo che permette e permetteva ai frati e alle suore di prendere un po' d'aria, leggere, riflettere in pace o anche solo di passeggiare. Qui vi è anche annesso d'obbligo un giardino sempre coltivato con cura dai monaci.  
Il primo chiostro dipinto appare nel quadro dell'artista settecentesco Francesco Guardi intitolato: “Chiostro a Venezia”, ma ad avere una vera passione per la raffigurazione di queste architetture furono in special modo i pittori tedeschi ottocenteschi.  
Un magnifico esempio di immagine pittorica di chiostro è quella che appare in "Chiostro della cattedrale di Halberstadt", dipinto da Carl Georg Adolph Hasenpflug (1802-1858), il quale fu un artista molto conosciuto a suo tempo proprio per la cura e la passione con cui ritraeva le architetture, le quali erano presenti in quasi tutte le sue opere. I suoi soggetti preferiti infatti furono le chiese, le cattedrali, ma anche le rovine; celebre è il suo dipinto "Rovine del monastero Heisterbach" dove si intravede quello che doveva essere stato prima un chiostro bellissimo e poi andato distrutto.  
Studiarono a fondo le architetture dei chiostri anche i pittori tedeschi: Christoffer Wilhelm Eckersberg e Gustav von Haugk.  
Nell'Ottocento gli artisti ricercarono spesso soggetti capaci di uscire dai soliti schemi pittorici di natura eroica o comunque propagandistica per un governo o un altro che si succedeva, ma allo stesso tempo in grado di non far adirare troppo le autorità mostrando nei quadri una realtà sgradevole capace di portare grane politiche. Sicuramente la raffigurazione dei chiostri permetteva agli artisti di non essere perseguitati e di mostrare un lirismo quieto e piacevole che si contrapponeva comunque alle ormai sorpassate idee illuministiche rifiutanti ogni immagine legata alle emozioni di sentimenti considerati inutili e poco produttivi come potevano esserlo appunto quelle di natura poetica.  
(FAGR 2-6-13) 
Francesco Guardi  
 
Carl Georg Adolph Hasenpflug "Il chiostro della cattedrale di Halberstadt" 
 
Carl Hasenpflug "Rovine del monastero di Heisterbach"  
 
Christoffer Wilhelm Eckersberg - Il chiostro di San Lorenzo fuori le mura  
Gustav von Haugk (1804-1861)  
Anonimo tedesco  
Anonimo "Chiostro Verde di Santa Maria Novella"  
 
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