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BATTAGLIE DIPINTE 
 
Dalle raffigurazioni pittoriche si può capire chiaramente come gli eventi bellici furono visti sia durante il loro presente che con il trascorrere dei tempi. La Battaglia delle Termopili ad esempio, nonostante ebbe luogo nel lontano 480 a.C., non fu mai dimenticata. Il coraggio del re spartano Leonida che con solo 300 dei suoi uomini riuscì a fermare l'avanzata persiana sul passo delle Termopili (Grecia), fu esaltato sia dagli storici antichi che dal pittore ottocentesco Jacques-Louis David, principale interprete del Neoclassicismo francese.  
Durante le battaglie più cruente gli esseri umani posti in situazioni altamente drammatiche, danno il meglio o il peggio di loro e quanto accade verrà dopo usato come esempio nobile da seguire oppure come ammonimento morale (vedi "Guida alle Battaglie più sanguinoise della Storia").  
I pittori a partire dal Seicento sempre più spesso prenderanno ispirazione dai violenti scontri più famosi della Storia per tenere alti i valori legati al coraggio dei loro commissionanti.  
Le Brun dipinse la "Battaglia dell'Idaspe" (fiume oggi chiamato Ihelum), dove Alessandro Magno nel 326 a.C. ottenne una sfolgorante vittoria contro il re del regno di Poro (Pakistan) e Antoine-Jean Gros, immortalò la Battaglia di Abukir (Egitto), dove Giocchino Murat, maresciallo di Napoleone, si ricoprì di gloria combattendo contro gli arabi e salvando la situazione con l'intervento della sua cavalleria; entrambi gli artisti ci mostrano con queste tele quanto fu apprezzato l'eroismo dei guerrieri mettendo le figure dei comandanti in posizioni di supremazia sul nemico.  
Giovanni Fattori invece, descrisse nei suoi quadri numerose battaglie dell'esercito italiano stando attento a non a esaltare le virtù patriottiche, ma solo a mettere in luce le difficoltà che i conflitti portavano; i suoi dipinti infatti sembrano fotografie di momenti adatti ad illustrare fatti di cronaca giornalista di guerra.  
Le battaglie più famose della Storia furono però quelle dipinte nel 1504 in Palazzo Vecchio a Firenze da Leonardo da Vinci (Battaglia di Anghiari) e Michelangelo Bonarroti (Battaglia di Cascina) per ordine del Confaloniere di Firenze Pier Sodarini che organizzò una sorta di gara tra i due grandi maestri rinascimentali. L'evento già nel suo presente attirò l'attenzione di tutti gli artisti italiani e ciò che ne uscì, furono due cartoni, purtroppo oggi andati perduti, diventati poi scuola per il mondo per le novità portate dal punto di vista del disegno. Gli scontri da quel giorno non furono più dipinti in modo schematico, ma con lo stile dei due geni rinascimentali. Purtroppo però nessuno dei due maestri riuscì a portare a termine il lavoro iniziato in Palazzo Vecchio perché Michelangelo fu chiamato a Roma dal papa Giulio II e Leonardo ripartì per Milano.  
(FAGR 3-11-12)  
 
Antoine-Jean Gros - Battaglia di Aboukir, 25 luglio 1799  
Jacques-Louis David Battaglia di Termopili  
Le Brun -La battaglia dell'Idaspe  
Giovanni Fattori - Il campo italiano alla battaglia di Magenta  
Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci (copia di Rubens) 
Battaglia di Cascina di Michelangelo Buonarroti  
 
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