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I 10 PITTORI PIU' SCONTROSI DELLA STORIA DELL'ARTE 
 
 
Canaletto (1697-1768)  
Nessuno come questo pittore veneziano (vero nome: Giovan Antonio Canal) nella Storia dell’arte, fu dotato di una natura più scontrosa, tanto che nonostante il successo dei suoi quadri, fece fatica ad essere eletto nella Accademia di Venezia (gli riuscì solo da vecchio precisamente cinque anni prima di morire), né ebbe buoni rapporti con i colleghi pittori e non aprì mai una scuola (litigò sempre con ogni suo collaboratore). Come molti artisti dal temperamento difficile da sopportare, egli non si sposò mai e l’unico che gli rimase per poco tempo accanto fu il nipote Bernardo Bellotto, ma solo perché voleva imparare il suo mestiere (appena poté camminare da solo se ne distaccò subito).
 
 
Piero di Cosimo (1462-1521)  
Secondo Giorgio Vasari, Piero di Cosimo (vero nome: Piero di Lorenzo Chimenti), allievo del mediocre pittore Piero di Cosimo, ebbe un carattere alquanto scontroso e solitario; il critico si spinse anche a descriverlo come una specie di selvaggio che si cibava solo di uova sode e che amava più gli animali degli uomini. Piero non si sposò mai e fu afflitto da un’ansia profonda che lo rese sempre irrequieto.  
3  
 
Caravaggio (1571-1610)  
Michelangelo Merisi detto Caravaggio, fu uomo dalla grandissima intelligenza che gli permise di vedere quanto di storto nella sua società non andava; ebbe anche molto coraggio, sufficiente per cercare di cambiare il mondo attraverso la sua arte, ma non di permettere al suo cuore di amare il prossimo almeno un pochino. Come tutti sanno il carattere collerico, l’astio verso le convenzioni e l’intolleranza verso le persone meno intelligenti di lui, gli portò parecchi guai, difatti morì giovane e malamente. Non si sposò mai.  
4  
 
Michelangelo Buonarroti (1475-1564)  
La scontrosità di Michelangelo Buonarroti è risaputa. Egli si scelse con cura gli amici che potevano essergli utili, ma non ebbe mai nessuna simpatia per il genere umano. Fortunatamente venne educato severamente alla religiosità più intensa da un padre ancora di stampo medioevale o prima o poi probabilmente avrebbe finito per uccidere qualcuno. Come tutti i temperamenti difficili preferì non avere collaboratori nel suo lavoro e non si sposò mai.
 
5  
 
El Greco (1541-1614)  
Domenico Theotokòpulos soprannominato El Greco, ebbe un carattere alquanto complesso da capire per chiunque. Litigava sempre con i suoi commissionanti perché non si sentiva onorato da loro come pensava di meritare. Era un uomo conscio del suo talento artistico (si definiva uno dei più grandi geni della pittura spagnola), forse troppo. Il suo stile pittorico definito capriccioso e stravagante, rispecchia anche la sua personalità. Nonostante ebbe un figlio da Dona Jéronima de Las Cuevas (il futuro pittore Jorge Manuel), non risulta che El Greco si sia mai sposato.
 
6  
 
Pontormo (1494-1557) 
Di Jacopo Carucci detto Pontormo, Giorgio Vasari dice che fu un uomo dal carattere solitario che non si recava mai alle feste perché detestava la calca e che temeva la morte fino all’esagerazione; anche altre fonti però lo citano sempre come uomo dal carattere selvaggio e alquanto bizzarro (famoso il suo diario dove elenca solo quanto mangia per un periodo lunghissimo). Fortuna sua ebbe sempre l’affetto dell’allievo Bronzino, il quale gli procurò commissioni per tutta la vita nonostante si fosse fatto la fama di pittore costantemente scontento di sé, capace di disfare tutto quanto dipingeva numerose volte e che impiegava in ogni occasione infinito tempo prima di portare a termine un’opera. Sempre in preda ad attacchi d’ansia che lo rendevano ossessivo fino all’inverosimile, Pontormo non si sposò mai.
 
7  
 
Lorenzo Lotto (1480-1557)  
Pittore veneziano che risulta da molte documentazioni di carattere ombroso, diffidente e parecchio permaloso. Come Pontormo aveva una natura ossessiva e ansiosa che lo portò a scrivere un libro dove minuziosamente registrò dal 1540 al 1556, ogni spesa sostenuta. Sempre infelice per qualche motivo non si sposò mai.
 
8  
 
Correggio (1489/94-1534)  
Dopo la morte della moglie Geroloma Merlini nel 1528 (si erano sposati nel 1520) e di due figlie, Antonio Allegri detto Correggio, entrò in uno stato di depressione da cui non si riprenderà più. Già di natura ombrosa e molto riservata fin dalla nascita (preferì sempre i luoghi silenziosi alla mondanità), si ritirò a Correggio dove era nato e cresciuto, rifiutando ogni commissione che lo voleva in qualche altro luogo e questo fino al giorno della sua morte avvenuta per un malore improvviso.
 
9  
 
Vincent Van Gogh (1853-1890)  
Scontroso più che per natura a causa della disperazione di un vivere sfortunato, Van Gogh si chiuderà già da giovanissimo in un mondo tutto suo in cui gli altri faticheranno ad entrare (il fratello Theodore fu l’unico che riuscì a comprenderlo). Le rare amicizie che inizierà come tutti sanno, finiranno presto male (famosa è quella con Gauguin) e lui sensibilissimo, vivrà una vita da emarginato spesso costretto a ricoveri in ospedali psichiatrici.
 
10  
 
Paul Cézanne (1839-1906)  
Cézanne fu di indole assai introversa e condusse una vita solitaria specialmente in vecchiaia. L’insuccesso che conobbe per l’astio dei critici contemporanei quando partecipò alla prima mostra impressionista, accentuò la sua naturale inquietudine. Il tradimento dell’amico scrittore Zola (descrisse un pittore fallito in un suo libro in cui egli si riconobbe), lo rese ancora più burbero. Nel 1886 sposò Hortence Fiquet nonostante il loro rapporto fosse ormai finito da un pezzo e si trovassero uniti solo dal figlio avuto negli anni precedenti. Se da giovane si sforzò di vincere la sua naturale scontrosità, con gli anni (nonostante iniziasse ad avere successo con la vendita dei quadri) si chiuse sempre più in se stesso.  
 
(FAGR 5-12-13)