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LA TRADIZIONE DEL BACIO SOTTO AL VISCHIO 
 
Baciarsi sotto il vischio è una tradizione originaria dei paesi scandinavi che fu molto amata dai pittori del nord Europa. Sicuramente fu uno dei riti natalizi che non mancava mai di avvenire nelle loro case in quanto considerato un simbolo di buon augurio. Gli artisti che raffigurarono tale momento furono ovviamente quelli più desiderosi di immortalare su tele delle scene sentimentali capaci di affascinare chiunque; tra questi vi proponiamo le immagini pittoriche create da: Francis Wheatley (1747-1801), un londinese di nascita diventato famoso per aver dipinto soggetti rustici divertenti; George Bernard O'Neill (1828-1917), un pittore irlandese di bambini e famiglie rustiche e infine il polacco-americano Karl Witkowski (1860-1910), anch'egli pittore di bambini molto bravo nel mischiare realismo con sentimentalismo. Nessuno di loro intese mai attaccare i governi in modo aggressivo come fecero le avanguardie artistiche moderne di fine Ottocento e inizio Novecento per attirare l'attenzione sulle iniquità del sistema sociale, preferirono invece solo appellarsi alle coscienze mostrando la bellezza dei buoni sentimenti. I loro lavori si possono considerare come una pubblicità ad un rito antico, senza dubbio servita a trasmettere l'amore degli artisti per la tradizione del vischio ai popoli del sud Europa. Il vischio infatti non venne mai considerato sacro dalle genti mediterranee e né tanto meno chiamato con nomignoli adoranti come ad esempio “ramo d'oro”, usato perfino dal grande antropologo James Frazer (1854-1941), nell'intitolare la sua importante opera dedicata alle culture primitive.  
Oggi la tradizione di baciarsi sotto il vischio è viva un po' in tutto il mondo e se ciò è avvenuto, forse davvero all'interno di questa pianta di natura parassita (cresce sui rami di altre piante) e velenosa per l'uomo, c'è un po' della magia che gli antichi popoli celti pensavano racchiusa in essa.  
(FAGR 1-12-14)