A
 
B
 
C
 
D
 
E
 
F
 
G
 
I
 
L
 
M
 
P
 
Q
 
R
 
S
 
V
 
Sito on line dal 24 giugno 2009 
 
Tante lezioni gratuite per i più piccoli. 
Visita il sito: 
 
 
 
PITTURA OMNIA rivista della FAGR
LE VISIONI DELL'INFERNO 
 
Da sempre gli artisti per descrivere l'inferno ricercano le visioni più inquitanti, incubi che attraversano la realtà popolati di creature sofferenti, sottoposte a castighi spietati.  
Nel corso dei secoli i pittori hanno dato sfogo alla loro immaginazione per esprimere con il colore, la loro idea della dannazione eterna.  
La parte destra del famoso "Giardino delle delizie" di Bosh, rappresenta l'Inferno (chiamato anche Inferno musicale per via dei numerosi strumenti raffigurati). Numerevoli sono i tormenti descritti in questo inferno, dove il maestro fiammingo inserisce strumenti di tortura e demoni che affligono i dannati in una atmosfera cupa e disperata, ma soprattutto egli mette in guardia dalla musica, vista durante il Medioevo come licenziosa, portatrice del peccato della carne che distoglie quindi dal cammino verso la salvezza. Bosh mescola qui allegorie cristiane e simboli alchemici ed isoterici tra costruzioni fantastiche che creano l'effetto di una terrificante allucinazione.  
Di grande effetto è anche la versione che ne danno i fratelli Limbourg dove le tenebre demoniache vengono da loro rappresentate con mostri che offrono esseri umani al demone principale, dalla cui bocca escono fiammate dove il malcapitati bruceranno in eterno.  
Il pittore Luca Signorelli nel duomo di Orvieto, dipingerà una moltitudine di figure costrette ai tormenti dell'inferno con in alto l'inesorabile San Michele, il quale appare ben deciso a punire le forze del Male senza pietà.  
Perfino il misurato pittore ottocentesco Bouguereau, tanto apprezzato dai governanti per il suo classicismo delicato che non infastidiva mai nessuno, nel dipingere l'inferno dà vita alla sua immagine pittorica più brutale. L'avvinghiamento delle due figure principali dove una morde sul collo l'altra, lancia con forza il messaggio morale della punizione certa per chi compie il Male una volta che morirà.  
E' chiaro che ognuno di questi pittori prima di dipingere l'inferno, cercò sempre di ricordare qualche suo orrendo incubo, qualcosa di terrificante che svelerà poi suo malgrado, molto di lui, come il suo credo religioso, il suo tipo di cultura e soprattutto, il suo tipo di moralità.  
(FAGR 11-12-10)  
 
Il giardino delle delizie-Inferno musicale di Bosh  
 
Inferno -Les Très Riches Heures du Duc de Berry dei Fratelli Limbourg  
Dannati all'Inferno- Duomo di Orvieto di Luca Signorelli  
 
Bouguereau -Dante e Virgilio nell'Inferno