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PITTURA OMNIA rivista della FAGR
VEDUTE D'EGITTO 
 
L'Egitto è uno dei luoghi dell'Africa che oggi più affascinano le popolazioni mondiali. La cultura di questo paese creò nell'antichità leggende talmente suggestive che papa Borgia, ovvero Alessandro VI, si fece decorare le sue stanze in Vaticano dal Pintoricchio con temi dedicati agli dei egizi: Iside (la dea luna) e Osiride (il dio sole). Nonostante questo inizio di divulgazione, la storia di questo Stato rimase comunque sconosciuta a lungo in Europa e quanto si sapeva, si limitò a ciò che concedeva la Chiesa (molto poco in verità).  
Le scritture raccontano che in Egitto vi trovò rifugio la Sacra Famiglia durante la persecuzione del re della Giudea Erode, contro i bambini appena nati (fino a due anni) del suo popolo, avvenuta mentre Gesù era in quella fascia di età. Per quanto possa sembrare adesso strano, fu questo l'unico evento ad essere reso pubblico sull'Egitto a partire dalla caduta dell'Impero Romano fino al XIX secolo. Si tratta di un fatto che commosse molto, infatti si hanno raffigurazioni di questa fuga fin dal XII secolo d.C.  
In questi dipinti appare sempre la Madonna, San Giuseppe, il Bambinello e il paesaggio circostante, in modo poco realistico a riprova che nessun testo narrava mai qualcosa su questa terra dal passato glorioso. Il territorio egiziano è in maggior parte di natura desertica e un viaggio in fretta e furia, doveva essere stato tutt'altro che rose e fiori. Un esempio di come veniva trattato questo tema, è "La fuga in Egitto" dipinta da Jan Bruegel (1568-1625); la sua Sacra Famiglia seguita da angioletti, viaggia attraverso una specie di paradiso terrestre, erboso come le foreste nordiche, dove appare nei protagonisti una gioia idilliaca davvero poco realistica. Perfino Caravaggio, famoso per la sua ricerca nel vero, se poté migliorare le figure, nulla poté fare in favore del paesaggio giacché non avendolo mai visto di persona, gli fu praticamente impossibile immaginarlo diverso da quanto conosceva.  
Quando nell'Ottocento giunsero in pittura immagini più reali di questo affascinante Stato nord africano, da subito esse infiammarono l'immaginazione dei pittori.  
Lo scozzese David Roberts (1796-1864), creò una serie di disegni e schizzi durante il suo soggiorno in Egitto dal 1838 al 1840 e basandosi su di loro, dipinse tele di grandi dimensioni raffiguranti suggestivi paesaggi che resero appieno la terra degli antichi faraoni.  
L'inglese Edwin Longsden Long (1829-1891), ritrasse delle scene della vita degli antichi egizi, immergendoli in un'atmosfera più romantica che realista, ma sempre fedele all'immagine più moderna dell'Egitto.  
Jean-Léon Gerome (1824 -1904 ), Jean Baptiste Édouard Detaille (1848-1912), Leon Cogniet (1794-1880) raffigurarono invece: la campagna in Egitto di Napoleone. E' questo un altro momento storico dell'Egitto che fu ritratto però solo da artisti francesi. Dopo la caduta di questo imperatore, l'Europa fu tutta anti-bonapartista e pochi furono i nostalgici che lo rimpiansero, ma la passione per la lontana terra d'Egitto, incominciò proprio con il suo ritorno vittorioso in patria dall'Egitto; in molti vollero inseguito visitare tale luogo e quanto vi scoprirono, li strabiliò più di quanto si fossero mai immaginati prima della loro partenza.  
(FAGR 13-3-11) 
 
Jan Bruegel  
 
David Roberts  
 
David Roberts  
 
David Roberts  
 
David Roberts  
 
David Roberts  
 
David Roberts  
 
David Roberts  
 
Edwin Longsden Long  
 
Edwin Longsden Long  
 
Edwin Longsden Long  
 
Jean-Léon Gerome  
 
Jean-Léon Gerome  
 
Jean-Léon Gerome  
 
Jean Baptiste Edouard Detaillè  
 
Leon Cogniet  
 
 
 
 
 
 
PITTURA OMNIA  
-IN TASCA- 1