PROVERBI NEI QUADRI
I proverbi ci tramandano con parole semplici quanto la cultura popolare sa sulle esperienze umane; essi ci parlano di tutto quanto riguarda l'uomo: le sue debolezze, i suoi comportamenti più o meno corretti, le sue abitudini, le sue paure etc., inoltre ci danno consigli utili alla nostra vita terrena. In loro vi è racchiusa tutta la saggezza antica europea che dà ammonimenti morali in grado di far riflettere la nostra coscienza su quanto è giusto fare. Tutto ciò ovviamente non poteva che interessare molto a chi lavora nel campo dell’arte. Il pittore deve lanciare messaggi attraverso una sola immagine pittorica ed esprimersi in tal modo non è mai facile.
Il primo a raffigurare scene ispirate a proverbi in quadri fu il grande Pieter Bruegel (1525/30-1569) dipingendo i famosi “Dodici proverbi” e i “Proverbi fiamminghi”, dove sono stati riconosciuti almeno 80 modi di dire (anche se alcuni critici d'arte ritengono siano almeno 120).
Si tratta di scenette in cui è indispensabile sapere il proverbio in questione o difficilmente si potranno interpretare, tuttavia l'idea in se stessa piacque molto agli altri artisti e parecchi furono infatti dopo Bruegel, quelli che usarono i proverbi per lanciare messaggi attraverso un pennello.
Non volendo penalizzare chi non conosce la saggezza antica, si ricercò però una maniera più semplice per raggiungere la meta prefissa e si preferì adoperare il titolo del quadro per indicare il proverbio.
Il proverbio inglese “Due frecce al proprio arco”, divenne il titolo di un quadro del pittore John Pettie (1839-1893), il quale dipinse una donna dell'epoca vittoriana che si diletta a civettare mentre passeggia in mezzo a due pretendenti, felice di metterli uno contro l'altro; il proverbio tedesco “Il danno e la beffa” fu usato invece per un dipinto da Eduard Ritter (1808-1853).
Il proverbio con la sua capacità di riassumere in poche parole concetti profondi, risulta davvero perfetto per l'arte pittorica, la quale si è sempre prefissa dai tempi dei tempi, di educare la mente umana facendo trarre alla nostra mente deduzioni veloci.
(FAGR 3-10-13)
"Dodici proverbi" di Pieter Bruegel
|
"Proverbi fiamminghi" di Pieter Bruegel
|
"Due frecce al proprio arco" di John Pettie
|
"Il danno e la beffa" di Eduard Ritter
|
|