LA PASSIONE PER IL CAFFE'
Il caffè è oggi la bevanda più bevuta e amata al mondo; grazie ai suoi contatti con l’oriente, la Repubblica di Venezia fu la prima in Italia a far uso di caffè (si dice fin dal Cinquecento), ma le prime botteghe iniziarono a vedersi solo a partire dal 1645.
Le immagini pittoriche ci dimostrano che fino alla fine del Settecento questa bevanda venne bevuta solo dai nobili, tuttavia si diffuse in tutte le classi sociali più rapidamente della cioccolata (vedi articolo: "La cioccolata calda").
Già dall’Ottocento però, i ritratti degli amanti del caffè non appartengono più solamente alle classi sociali elevate e ciò fa pensare che il suo costo fosse divenuto più accessibile. Da notarsi inoltre, come testimoniato dai dipinti di Nicolas Lancret (1690-1743) e di Albert Anker (1831-1910), che il caffè veniva dato anche ai bambini, segno evidente dell'ignorare totalmente gli effetti negativi dovuti dalla caffeina.
Che nel XIX secolo gustare del caffè diventò un privilegio anche della media e bassa borghesia, lo provano molti quadri tra cui quelli eseguiti da Anders Montan (1845-1917) e da Ivana Kobilca (1861-1926); anche il pittore Émile Valentin Berthélemy (1855-1928), dipinse un’opera dal titolo “Dopo il caffè”, dove il protagonista all’interno della propria semplice dimora giace in uno stato di abbandono vicino al tavolo.
I poveri invece, sempre a faticare anche solo per procurarsi del pane, difficilmente prima del XX secolo riusciranno a sorseggiare tutti i giorni questa bevanda nera originaria dei paesi molto caldi.
(FAGR 1-3-14)
Anonimo francese del XVIII sec.
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Nicolas Lancret - Coppia che prende il caffè in giardino con i bambini
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Albert Anker - Bambina che beve il caffè
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Ivana Kobilca- Bevitrice di caffè
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Lovis Corinth (1858-1925)- Ritratto di Benno Becker con caffè
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Émile Valentin Berthélemy - Dopo il caffè
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Adrien Henry Tanoux - Caffè pomeridiano
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Henri Gervex (1852-1929) - Caffè parigino
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Anders Montan (1845-1917)
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