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LA PITTURA BIEDERMEIER 
 
Il movimento artistico Biedermeier ebbe un grande successo tra il 1815 e il 1848 soprattutto in Germania e in Austria, tanto che riuscì ad influenzare oltre alla pittura, campi come l'architettura, l'arredamento, la musica e la letteratura. Esso si può definire come una delle varie ramificazioni del movimento romantico (vedi la sezione: Romanticismo) e in pittura ebbe un grande successo.  
Biedermeier è un nome composto dalle parole Bieder (onesto ma anche sempliciotto) e Meier, uno dei cognomi tedeschi più comuni. Questo stile pittorico amava i soggetti semplici e non pomposi come quelli sostenuti dallo stile Primo Impero, anzi nacque proprio per contrastare i gusti dei nobili del dopo Restaurazione, ancora molto simili a quelli del periodo antecedente alla Rivoluzione francese.  
I potenti del dopo Restaurazione amavano la classicità e detestavano la pittura romantica che non serviva ai loro scopi politici; essi attaccarono duramente gli artisti non disposti a servirli, ma consci dell'importanza che stava assumendo la classe borghese, preferirono non infierire troppo contro i loro gusti. E la borghesia adorò il gusto Biedermeier perché si esprimeva in composizioni senza troppo fronzoli con linee semplici facilmente riproducibili nelle fabbriche.  
Il più importante pittore tra quelli Biedermeier fu Carl Spitzweg, un tedesco appartenente alla ricca borghesia che per far contento il padre si laureò in Farmacia, ma inseguito preferì dedicarsi alla pittura. Egli fece protagonisti dei suoi quadri persone come il "Topo di biblioteca" (visibile qui sotto), mai prima scelti come soggetti pittorici e diede risalto a tutto quanto ritenesse sottovalutato dalla sua società.  
Quanto fu rispettato dai governanti del dopo Restaurazione, non fu però gradito dagli artisti più rivoluzionari e attorno al 1850, il termine Biedermeier iniziò ad essere usato in senso dispregiativo per descrivere dei borghesi sempliciotti che pensavano solo ai loro interessi.  
Il nuovo movimento Realista (vedi la sezione: Realismo) aveva già sostituito il Romanticismo per contrapporsi alla pittura ufficiale dei regnanti, sempre tesi solo a pubblicizzare i loro governi e non era affatto interessato a delle immagini pittoriche dedicate a dei buoni sentimenti, preferiva invece quelle più dure raffiguranti una società in grande difficoltà, ecco perché attaccò con il proprio disprezzo i pittori Biedermeier. E così quanto amato dai giovani della prima metà dell'Ottocento venne detestato da quelli della seconda metà.  
(FAGR 4-4-13)  
 
Carl Spitzweg  
 
Carl Spitzweg  
 
Carl Spitzweg  
 
Carl Spitzweg  
 
Josef Arnold il Giovane  
 
Anonimo 
 
 
 
 
 
 
 
 
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