RIVISTA D'ARTE ONLINE DELLA FALSI D'AUTORE GIULIO ROMANO
 
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LA PITTRICE OMOSESSUALE 
 
Nel XIX secolo, un periodo in cui le donne faticavano ancora come da secoli ad affermarsi nel mondo della pittura, la pittrice francese Rosa Bonheur (1822-1899), fu davvero molto fortunata perché vinse numerosi premi pittorici e nel 1865 divenne anche la prima artista in Francia ad essere insignita del titolo di Cavaliere della Légion d'Honneur.  
Rosa, assieme a George Sand e Sarah Bernharot, diventò così un personaggio rappresentativo degli inizi del femminismo in Europa. A determinare la sua fortuna furono due fattori: il primo l'avere avuto un padre pittore come insegnante a sostenerla sempre e  il secondo l'essere stata al momento giusto al posto giusto quando al governo francese regnava l'imperatrice Eugenia de Montijo, moglie amatissima di Napoleone III, il quale si lasciava consigliare da lei (quando era assente dalla Francia le lasciava anche il governo). Fu infatti Eugenia a consegnare il premio della della Légion d'Honneur a Rosa.  
Tanta fortuna le permise non solo di arricchire e di divenire famosa, ma anche di non nascondere più di tanto la sua omossessualità. Ai suoi tempi le donne per portare i pantaloni dovevano chiedere il permesso alle autorità e lei lo ottenne per tutta la vita. Era una pittrice principalmente di animali per cui spesso frequentava le fiere, ma non ebbe mai problemi, così come nessuno trovò mai nulla dire per il suo convivere con una donna nel secolo in cui in Inghilterra, il talentuoso poeta Oscar Wilde venne condannato al carcere per oltraggio al pudore (così chiamavano gli inglesi l'omossessualità). 
Il problema per tutti gli artisti nell'Ottocento in Francia è sempre stato l'affermarsi nel lavoro, ma se questo avveniva, dopo sessualmente potevano fare come volevano, perfino se di sesso femminile. 
 
(FAGR 27-7-19) 
 
Ritratto di Rosa Bonheur di Edouard Dubufe 
 
 
 
 
 
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Storia dell'Arte in rima 
 
 
Se la satira politica vi piace questo libro fa per voi. La Storia dell'arte raccontata in rima bene si adatta a dimostrare come niente su questa terra cambia mai nelle sue basi. Se gli storici e tutto il mondo della cultura al servizio dei potenti ha potuto in passato camuffare la realtà dei fatti, le opere d'arte raccontano sempre la verità. Perché oggi l'arte moderna è quella che è? Leggete “Storia dell'arte in rima” e lo scoprirete. Con le illustrazioni e vignette satiriche del passato. (Continua su FAGR-Editore)