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PITTURA OMNIA rivista della FAGR
GLI SCANDALOSI PETTEGOLEZZI SULLA VITA PRIVATA DI UNA PITTRICE 
 
La pittrice svizzera Angelika Kauffmann (1741- 1807), bambina prodigio e poi una delle donne più istruite d'Europa nel Settecento, fu spesso al centro di  pettegolezzi di cui riuscì sempre però ad uscire a testa alta. Il maschilismo dei suoi tempi non gli perdonò di essere tra i fondatori della Royal Academy of Arts come unica rappresentante del sesso femminile. 
Angelika ebbe una educazione raffinata: la madre, Cleofe Lutz le insegnò le lingue e le diede una grande cultura artistica, mentre il padre, il pittore, Joseph Johann Kauffmann, diventò il suo primo maestro di pittura (ben presto lei lo superò di gran lunga in bravura). Nessuna donna però poteva nel XVIII secolo fare una carriera di pittrice senza essere protetta da un uomo, anche se possedeva il più grande talento del mondo e nel suo caso, risulta prima il padre e in seguito il secondo marito. Quando visse da sola in Inghilterra fu parecchio attaccata dai benpensanti. Per la sua amicizia con i pittori Fussli e Reynols tutta Londra sussurrò che il suo successo fosse dovuto unicamente alle relazioni sentimentali con loro. Uno dei membri fondatori della Royal Academy of Art, il pittore Nathaniel Hone, ben conscio di rovinarle la reputazione, realizzò un dipinto intitolato ”Il congiurato”, dove in un angolo appariva una sua caricatura che la mostrava discinta. Le proteste della stessa Kauffmann lo costrinsero a rimuovere quel particolare dalla tela, ma ormai il danno era fatto. Giunto a Londra suo padre le consigliò sicuramente di sposarsi per far scordare alla Londra bene lo scandalo in cui era coinvolta. Lei lo fece, ma con il suo primo, marito, il conte svedese Frederick de Horn, le andò davvero male. Sfortuna volle che fosse un imbroglione. I Kauffmann furono da lui derubati di ogni risparmio e poi questo nobile malfattore, scomparve senza farsi più ritrovare. Quando la chiesa anglicana annullò il suo matrimonio, la pittrice divenne più prudente e puntando sul sicuro, si sposò con un amico fidato del padre di quindici anni più anziano, il pittore veneziano Antonio Zucchi. Con lui fu sempre in comune accordo. Quando morì Joseph Kauffmann, i due coniugi  tornarono in Italia e Angelika vi si trovò benissimo. Il suo viaggio di formazione assieme al padre, era stato proprio tra le città italiane per cui parlava benissimo la lingua. Dopo un breve soggiorno a Venezia, marito e moglie si stabilirono a Roma dove restarono fino alla fine dei loro giorni. La pittrice ebbe un suo atelier che divenne famoso in tutta Europa e importanti mecenati, specialmente inglesi. Voci malevole sul suo conto continuarono a circolare non appena stringeva una amicizia come quando frequentò il poeta Johann Wolfgang von Goethe, ma sempre protetta dal marito, niente  danneggiò più la sua carriera.  
Angelika Kauffmann fu una grande rappresentante del Neoclassicismo pittorico ed è considerata una anticipatrice  del movimento romantico per il suo rifiuto di esaltare le virtù eroiche nella sua arte.  
 
(FAGR 18-01-2021) 
 
Autoritratto di Angelika Kauffmann 
 
 
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