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PITTURA OMNIA rivista della FAGR
IL COPISTA CON LA PASSIONE PER RAFFAELLO 
 
Non vi è da stupirsi se i dipinti del pittore Giovan Battista Salvi, detto il Sassoferrato (1609-1685), furono spesso scambiati per quelli degli artisti della Scuola di Raffaello perché lui produsse tantissime copie dei loro quadri con grande maestria. 
Il Salvi, cresciuto a Sassoferrato nella bottega d'arte del padre Tarquinio (anch'esso pittore), si specializzò come copista e per più della metà della sua vita ebbe così tante commissioni da non sentire mai l'esigenza di creare immagini pittoriche proprie; quando poi lo fece, l'influenza dei maestri da lui imitati inevitabilmente influirono molto nella sua arte. Non solo le sue copie di quadri famosi quindi, ma anche le sue opere non firmate hanno lasciato molti dubbi agli esperti se sia stata  la sua mano o quella di un altro pittore a dipingere alcune scene pittoriche.  
Datosi che in passato si usava spesso non firmare i propri dipinti, la bravura di alcuni maestri la cui arte era ricca di influssi vari,  creò sempre  problemi ai catalogatori di quadri e ancora oggi i musei sono pieni di opere di indubbia provenienza.  
Di sicuro la mano di alcuni artisti fu più difficile di altre da individuare e in testa alla lista vi è quella di Giovan Battista Salvi, uno dei più bravi copisti del passato, il cui manierismo fu tale da farlo apparire più come un pittore cinquecentesco che secentesco quale invece era. 
 
(FAGR 9-12-16) 
 
"Madonna della seggiola" di Raffaello 
Copia del Sassofferato 
 
"Madonna con Bambino" di Raffaello 
 
 
Copia del Sassoferrato 
"Madonna con Bambino" di Raffaello 
Copia del Sassoferrato